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La pesca in barca a vela - Pagina 2 PDF Stampa E-mail
Indice
La pesca in barca a vela
Come attrezzare la barca
Le attrezzature pescanti
L'azione di traina
Il recupero delle prede
Tutte le pagine

Come attrezzare la barca

Servono, per partire, un paio di portacanne amovibili (al limite ne basterebbe uno solo) con chiusura a morsetto che possono essere piazzati senza problemi sulle tubolature della battagliola di poppa. Possiamo dire che, con questo o con questi soli portacanne, la nostra barca è già pronta per cimentarsi in attività di pesca. Se però le aspirazioni raggiungono un certo livello occorreranno anche portacanne a incasso (uno centrale e due laterali); l'ecoscandaglio con allarme acustico posizionato preferibilmente in prossimità del posto di guida, il pilota automatico, la strumentazione elettronica di radio-posizionamento, la vasca per le esche vive (può bastare una bacinella di plastica da 30 litri) con presa di acqua di mare o con un modesto ossigenatore. Quasi sempre alcuni degli aggeggi appena elencati fanno già parte delle dotazioni di bordo. Di altri ammennicoli - e cioè poltrona o seggiolino da combattimento, bigo, basamenti fissi per downrigger (affondatori a palla di cannone) e per outrigger (divergenti per canne) - ne dovremo fare a meno in quanto incompatibili con le strutture e gli armamenti delle barche a vela.

Se poi, oltre alla traina, penseremo di dedicarci al bolentino occorreranno ancore con braccia pieghevoli, ancorotti da scoglio e cime per l'ancoraggio (sezione: un millimetro per ogni metro di lunghezza dello scafo) di lunghezza almeno doppia rispetto a quella dei fondali prescelti per la pesca.



 

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